VIRUS RESPIRATORIO SINCIZIALE

http://www.vrsinfo.it/Index

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. meagg
     
    .

    User deleted


    Il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) è la causa più diffusa di infezione virale dell’apparato respiratorio nell’infanzia.
    Anche nell’età adulta il VRS guida la classifica delle cause di ricovero per affezione respiratoria acuta. Nei paesi a clima temperato, come il nostro, la maggioranza delle infezioni da VRS avviene durante un periodo di 22 settimane, compreso tra Novembre e Maggio, con un picco tra Gennaio e Febbraio.

    L’infezione si trasmette soprattutto attraverso il contatto con materiale infetto e con le secrezioni nasali che contengono il virus. Il VRS è in grado di sopravvivere fino a sette ore nell’ambiente esterno e sulla cute umana. Questo è il principale motivo della sua ampia diffusione e dell’importanza di osservare adeguate misure di profilassi ambientale (pannolini, giocattoli etc.), e di igiene generale, come il lavaggio accurato e frequente delle mani. Il periodo di incubazione è di circa quattro giorni, i bambini con malattie respiratorie da VRS possono essere contagiosi a lungo, fino a 10-15 giorni. L’allattamento al seno è il più importante fattore protettivo naturale contro il VRS per la presenza di anticorpi e di fattori antivirali che bloccano il moltiplicarsi del virus. Il 60 % dei bambini entra in contatto con il VRS durante la prima stagione invernale della propria vita, e già al terzo anno di vita il 100% dei bambini ha avuto contatto con il VRS.

    Fattori di Rischio
    Alcuni fattori ambientali, quali il fumo passivo e/o la presenza di fratelli che frequentano asili o scuole, aumentano il rischio di infezione da VRS. I bambini a rischio di contrarre forme gravi di malattia da VRS, tali da richiedere il ricovero in ospedale, sono quelli nati prima del termine, che hanno malattie polmonari croniche e cardiopatie congenite e quelli che vivono in particolari ambienti sfavorevoli.

    Sintomi
    Nella maggior parte dei casi il contatto con il VRS può passare del tutto inosservato. I sintomi più frequenti dell’infezione sono rappresentati da raffreddore, faringite e tosse. Una delle malattie causate dal Virus è la bronchiolite che si manifesta con affanno, sibili, febbre, anoressia, compromissione dello stato generale, soprattutto nei bambini più piccoli e in quelli che presentano i fattori di rischio sopramenzionati. Il virus può essere anche causa di polmonite e di otite media acuta.

    Trattamento & Prevenzione
    In presenza di un bambino con febbre e affanno, è necessario chiedere una visita del pediatra di famiglia per la corretta valutazione del caso ed un eventuale ricovero in ospedale. Non esiste una terapia specifica per curare la malattia respiratoria da VRS. E’ quindi fondamentale poter effettuare una prevenzione efficace, soprattutto per i gruppi di pazienti a maggior rischio. Le prime misure, come già sottolineato, risultano essere quelle di tipo igienico-ambientale. Non è ancora disponibile un vaccino in grado di proteggere definitivamente i neonati, ed al momento l’unica forma di protezione valida è la cosiddetta Profilassi Passiva. La profilassi passiva si può effettuare sia con la somministrazione endovenosa di anticorpi contro il VRS, o, più recentemente, praticando una iniezione intramuscolare mensile di palivizumab, costituito da anticorpi contro il VRS. La profilassi passiva è oggi universalmente raccomandata, soprattutto nei bambini che possono contrarre una forma grave di malattia polmonare per la presenza di fattori di rischio.






    Andiamo verso l'inverno ed il VRS è molto pericoloso per i neonati, soprattutto nei primissimi mesi di vita.

    Spesso la respirazione risulta tanto compromessa da aver bisogno di un apporto d'ossigeno. I
    Il neonato non riesce a liberarsi da solo delle secrezioni, il normale aerosol non è sufficiente a fluidificare il muco che gli ostruisce le vie aeree.
    L'alimentazione è scarsa o assente in quanto la tosse persistente e la gran quantità di muco presente nelle vie respiratorie, non permettono lo sforzo richiesto per l'assunzione del pasto e se questo dovesse anche essere assunto, facilmente sarebbe espulso con gli eccessi di tosse.
    Si rende quindi necessario il ricovero in ospedale per poter sopperire ai bisogni vitali del bambino:
    - una buona ossigenazione
    - un apporto di liquidi e sostanze nutritive adeguati
    - un ambiente protetto dove si possano affrontare le emergenze del caso.

    Il virus indebolisce l'organismo del piccolo pimbo rendendolo suscettibile ad infezioni batteriche: è questo un caso in cui è necessaria una copertura antibiotica per proteggere dal sovrapporsi di altre infezioni che potrebbero essere fatali.

    I pediatri di base possono (DEVONO) essere dotati di test da effettuare in ambulatorio: questo test rileva la presenza o meno del virus dando indicazione su esami per approfondire lo stato di salute del bimbo.

     
    .
  2. @theprincess
     
    .

    User deleted


    oh... grazie manu... ma dici che sarebbe stupido chiedere alla mia ped se ha in ambulatorio questo test...???
     
    .
  3. meagg
     
    .

    User deleted


    Secondo me non è stupido ... il test è applicabile su muco aspirato o con tampone naso-faringeo.
    Se io fossi un pediatra me lo procurerei ... certo non so i costi e se glielo danno gratuitamente a loro, ma ripeto se fossi pediatra lo terrei a disposizione.

    Esempio il mio pediatra ha un test per evidenziare lo streptococco e lo fa subito lui se è il caso per iniziare subito la terapia mirata.
     
    .
2 replies since 3/9/2007, 16:37   1603 views
  Share  
.