MAURITIUS

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  1. andychow
     
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    Finora irraggiungibili, riservate a pochi eletti. Sono le mansion sul mare o nelle piantagioni. Con barca e piscina. Da affittare a prezzi sorprendenti: cuoca- cameriera compresa

    Non è certo una scoperta. Da anni è un'isola ad alto gradimento per le vacanze, grazie alle belle spiagge, al comfort chic degli alberghi e ai prezzi allettanti. E in questi tempi di terribili violenze che divampano in nome di religioni e diversità etniche, torna alla ribalta come meta sicura. Al riparo da ogni tensione sociale, Mauritius è l’emblema di tolleranza e pacifica convivenza. Indu e tamil, buddhisti, musulmani e cristiani, un mix etnoculturale di un milione e centomila persone che da secoli convivono le une accanto alle altre nel reciproco rispetto. Anche adesso. Basta chiedere a qualunque abitante dell’isola, dalla pelle ambrata, bianco o con gli occhi a mandorla, quale sia la sua origine: la risposta sarà “mauriziana”, senza preoccuparsi di quanto sangue cinese, malgascio, indiano o europeo scorra nelle sue vene. Una destinazione senza rischi, dunque. Con in più una forma di ospitalità nuova, almeno per il mercato italiano: le ville in affitto. Ci sono sempre state, ma in modo invisibile, un passaparola fra pochi perché i proprietari spesso non volevano comparire per ragioni fiscali. Ora non è più così: ci sono agenzie che pensano a tutto, e si può facilmente prenotare anche dall’Italia. Sono ville con tutte le comodità di un albergo a 5 stelle, cuoche e camerieri. A costi assolutamente contenuti, con la libertà di una casa privata ma vicine a hotel eleganti dove prenotare una cena gourmet, una seduta di massaggi, una partita di golf. Qui se ne segnalano 16, scelte per prezzo, posizione, dimensioni.

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    La piscina dell'hotel Dinarobin e il promontorio Le Morne, che ripara la spiaggia dai venti

    La penisola Le Morne
    Le prime residenze sono su questa penisola a sudovest, dominata dal promontorio Le Morne Brabant. La strada, dall’aeroporto Plaisance, lambisce la costa sud: un paesaggio suggestivo. Sulla destra il motivo ricorrente delle piantagioni, canna da zucchero e vaniglia, sulla sinistra foreste di casuarine, eucalipti, palmizi ombreggiano una linea costiera selvaggia, frastagliata e turbolenta, dove il mare appare a volte minaccioso: questo è, infatti, l’unico tratto di costa privo del riparo della barriera. Dove il mare si calma iniziano i cantieri: è qui che stanno sorgendo in quantità i nuovi hotel, politica di espansione turistica del governo mauriziano. Anche al Morne, la costa è quasi tutta occupata da splendidi alberghi, come il Dinarobin e Le Paradis. Le ville private sono in posizioni molto tranquille, sulla costola del promontorio, in enclave residenziali protette, con cancelli e guardiani. Non hanno accesso al mare, ma la piscina, e sono comunque a pochi minuti dalle spiagge. Villa Soleil, costruzione bianca e gialla in stile coloniale divisa in due blocchi (in uno il salone, la sala da pranzo e la cucina, nell’altro le tre camere, ciascuna con bagno en suite), ha un bel giardino di palme, una piscina rotonda e la vista del mare di Le Morne dove si scende in spiaggia e si può fare kayak e windsurf. Deliziosa, La Mignonne. La piscina è un po’ piccola, ma il giardino grande, con un prato curato e palme, cocchi, frangipane. Gli interni, tutti in legno e toni del blu, sono opera della giovane proprietaria che fa l’arredatrice e ha abbinato bei mobili in tek e rattan con alcuni vecchi pezzi d’arredo.

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    La villa Mignonne
    La penisola di Rivière Noire
    Proseguendo lungo la costa ovest, è la zona più tipicamente creola, ancora poco sviluppata turisticamente. Sabbie bianche e mare cristallino, al riparo dai venti, e un interno caratterizzato da rilievi montuosi, fiumi, cascate. Lungo la strada, lo spettacolo delle saline. Poi si svolta a sinistra e ci si addentra in un bosco di eucalipti fino alla penisola di Îlot Fortier, zona residenziale alle soglie di Rivière Noire-. Bay View è proprio bella, anche se molto esposta, sulla punta che divide due baie orlate di mangrovie. Il prato verde, grande, termina sulle rocce e sul deck della piscina, ombreggiata da un frangipane profumatissimo. Da qui qualche gradino in pietra scende in acqua. C’è poca spiaggia, ma il mare a perdita d’occhio è punteggiato di piccole formazioni rocciose, l’acqua è limpidissima, candida la sabbia sul fondo. E gli interni combinano con disinvoltura design e decori etnici, come i letti con zanzariera e i colori forti del soggiorno, con una parete rosso scuro e i pavimenti in cotto. È invece in alto Eagle’s View, una vera casa creola, bianca di legno, i tetti azzurri, le imposte blu; guarda verso il mare in lontananza come un nido d’aquila. E ha una bellissima piscina con due vasche, nascosta fra le rocce nere del giardino che dalla veranda scende tra fiori di plumbago, ibischi e palme nane verso la strada. Gli interni meriterebbero una maggiore cura, ma inclusi nel prezzo ci sono il personale di servizio, cuoca, cameriera, giardiniere e guardiano, e in più due macchine con autista e una speedboat. Dalla collina al mare, attraversata la provinciale, si entra in un dedalo di stradine che si muovono fra giardini e villette.

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    La villa A Thatched Charm

    In prima fila, pieds dans l’eau, Sans Souci, un giardino dominato da tre immense palme che si apre sulla spiaggia, ha tre camere e una piccola dépendance sul retro con un letto matrimoniale. Sullo stesso versante, Bird Charmer prende il nome dalla vasca in pietra dove vengono ad abbeverarsi variopinti uccelletti locali. La casa mauriziana, assai curata nei dettagli d’arredo, è ideale per famiglie numerose: salone, sala da pranzo, quattro camere e uno studio vetrato che si affaccia sulla spiaggia e il mare. Deve invece il nome al tetto di paglia, tipico di molte abitazioni dell’isola, A Thatched Charm, stupenda residenza di 2500 metri quadri. Gli interni sono eleganti ma pratici: pavimenti in parquet, bagni en suite, spogliatoio-guardaroba e uno specchio veneziano nella camera da letto principale. Le altre tre si aprono una dentro l’altra, comunicanti e affacciate sulle verande. Il salone di gusto europeo comunica con la severa sala da pranzo che dà sulla cucina, nuova e molto grande. Dovunque foto e ricordi di famiglia. Fuori, la veranda sulla piscina ha una pergola fiorita di buganville, un prato verde scende fino alla spiaggia. Per chi si muove con i ragazzi andrà bene anche L’Orientale, direttamente sulla spiaggia: la grande mansarda ha due letti e un numero imprecisato di futon, tutti per loro. Il resto della casa, nuova, è davvero gradevole, con arredi etnici, piante verdi e una bella cucina. Al pianterreno la camera principale, con bagno en suite e guardaroba. Una scala in pietra porta al primo piano dove ci sono altre due matrimoniali che condividono un balcone e un bagno.

    user posted imageIl mare di fronte a Bay View
    Una camera da letto di Bay View user posted image

    Poco più su, Tamarin, località già scoperta dal turismo degli alberghi, ha spiagge rinomate per il surf e le cascate più alte dell’isola (quasi 300 metri di salto). Villa Océane è proprio sul mare: guarda la baia di Tamarin, dove non è raro avvistare i giochi dei delfini. Il rumore della risacca è sottofondo perenne delle chiacchiere sui divani in rattan bianco della veranda ombreggiata da tende di canne avvolgibili, che porta al deck della piscina e poi alla spiaggia. La casa è su due piani, con eleganti mobili coloniali, grande cura nella scelta dei tessuti dai colori vivaci che arredano le camere. Molto più essenziale, la più economica fra le residenze selezionate: Villa Les –Rochers, da 115 € al giorno per 8 persone, cameriera inclusa. È una costruzione bianca con tetti rosa in stile creolo: su due piani, ha una bella matrimoniale con bagno en suite al piano superiore, un piccolo giardino e, oltre lo steccato bianco, una sottile spiaggia sabbiosa interrotta da importanti rocce nere.



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    La spiaggia dell'hotel Royal Palm, sulla costa nord

    Grand Baie e la costa settentrionale
    La costa nord, dove sbarcarono gli inglesi, è la regione più turistica e mondana. Grand Baie è considerata la St-Tropez di Mauritius, sempre nei limiti dell’isola, perché la cittadina dove si concentrano i locali più branché e piccoli quartieri di boutique per lo shopping è poco più di un villaggio. Qui però ci sono alcuni degli hotel più chic, primo fra tutti il raffinato Royal Palm, e le spiagge più tranquille, protette dalla vicina barriera. Arrivando da sud, l’elenco delle spiagge più contese comincia con Troux aux Biches, villaggio di pescatori ormai rinomato centro turistico, prosegue con Pointe aux Cannoniers, una lingua di terra che dà sulla spiaggia di Mont Choisy, una delle più famose dell’isola, con una splendida laguna. Questa è la vista che si gode da Belle Vue, villa elegante anche se un po’ austera, costruita con materiali locali. Su più livelli, ha saloni aperti e una magnifica terrazza in legno che sovrasta la spiaggia e gode del panorama della laguna e dell’isolotto di Coin de Mire. Porte in legno, una camera doppia a pianterreno con porta finestra sul giardino. Al primo piano, un’altra doppia nella stessa posizione e una bella matrimoniale con baldacchino e bagno en suite. Superato il centro di Grand Baie, Les Corallines è la villa più cara, ma è la vera mansion coloniale. Si alza dal prato curatissimo su due piani, tutta bianca con imposte azzurre; ha un soggiorno-sala da pranzo su due livelli con pavimenti in ceramica e parquet, una matrimoniale al pianoterra; una scala in legno porta al primo piano dove le altre due matrimoniali, con bagni en suite, condividono un terrazzo a elle, e c’è una camera doppia. Il patio che guarda il mare è un secondo salotto arredato con confortevoli divani e poltrone in rattan, e anche il prato di fronte alla spiaggia, ombreggiato da cocchi e frondosi alberi tropicali, ha arredi in ghisa bianca e panchine in tek. A Cap Malheureux, sul lato del mare, ma senza spiaggia che si raggiunge attraverso un sentierino privato, L’Hacienda ha l’ariosa struttura della casa creola, allungata su un unico livello, con un enorme patio coperto che si dispiega a elle e una piccola piscina.

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    Les Corallines: il prato e la spiaggia



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    Villa Hermes II, fronte mare con giardino e spiaggia

    La costa orientale
    Si arriva all’est, infilata di spiagge isolate, alberghi grandi ma di charme, ville incantevoli ma alquanto costose. A metà strada fra la movida, si fa per dire, di Grand Baie e le località turistiche di Trou d’Eau Douce e Belle Mare, una villa di fascino. Negli interni luminosi predominano i caldi colori del Mediterraneo, ambienti moderni e arredi marocchini: non per nulla si chiama La Casbah. Tutta su un livello, la casa è percorsa dalla fresca brezza marina che arriva attraverso la parete vetrata scorrevole che separa il soggiorno-pranzo dalla veranda. Tre matrimoniali con bagno en suite e una doppia cucina a vista, con due frigoriferi. Sul tetto, un terrazzino con panche in cemento invita all’aperitivo sotto le stelle, magari servito dal maggiordomo che si può avere su richiesta. E che la sera dell’arrivo prepara la cena con barbecue di pesce. Intorno, solo mare e un boschetto di casuarine. Poco distante, Villa Caprice, residenza di design, si annuncia con una grande piscina sul patio anteriore, ma dall’altra veranda, arredata come un salotto, si accede al prato profondo e ombreggiato di palme e casuarine, separato dalla spiaggia da un muretto di protezione. Benché a Mauritius, come in Italia, il litorale e il mare siano di tutti, qui la spiaggia si può dire completamente privata, una mezzaluna di sabbia protetta su entrambi i lati da grossi massi lavici. Due piani, quattro camere con bagno, sofisticati arredi nei colori della terra e della sabbia, illuminati da lampi di rosso, giallo e arancio. Completamente diversa ma egualmente suggestiva, Hermes II è a un passo dai cancelli dell’hotelSaint-Géran, dove offrirsi una cena speciale nel ristorante gourmet Spoon des Îles, fondato da Alain Ducasse, o un trattamento nella spa Givenchy. Hermes II è una delle ville più grandi, ma limita il numero degli ospiti a sei. Tutte le camere hanno bagno en suite, guardaroba, telefono con collegamento internet, aria condizionata e ventilatori. Vasti e accoglienti gli spazi comuni: il soggiorno con sala da pranzo interni, ma soprattutto quelli esterni, protetti da un maestoso tetto a mansarda in legno e paglia, che come d’abitudine sfocia su prato verde, spiaggia bianca, mare turchese.

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    Salone e sala da pranzo con arredi di design minimale e decori etnici, a Villa Caprice



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    Stefano Fontanesi, lo chef dell'hotel Dinarobin

    Artigianato e cucina locale
    Per la spesa di tutti i giorni, le residenze private si appoggiano ai centri vicini, con supermercati di ogni genere e piccoli mercati alimentari. E spesso basta rivolgersi al personale di servizio: c’è sempre almeno una domestica che fa anche, su richiesta, servizio di cucina, mauriziana. Vale la pena di provarla, la gastronomia locale, i curry profumati, i chutney freschissimi, le ricette cinesi e la speziata cucina creola: anche sotto le verande ombrose di ristorantini senza pretese nei villaggi costieri, da La Preneuse a ovest fino a Trou d’Eau Douce all’est, dove, a meno di ordinare aragoste, i prezzi vanno da 10 a 25 euro. Ma si paga in rupie, la valuta locale che conviene acquistare negli uffici cambio dei centri abitati. Generalmente a breve distanza dalle ville ci sono anche splendidi complessi alberghieri, i cui servizi sono comunemente frequentati anche dai non residenti: immacolati campi da golf, attrezzati centri di sport nautici, beauty center. E ottimi ristoranti affidati a cuochi d’eccezione. Michel de Matteis, d’origine italiana, è chef degli chef dell’isola: è lui che prepara i pranzi di rappresentanza del presidente, che si tengono al Royal Palm. L’indirizzo giusto per una cena zen, a base di prodotti mauriziani e biologici, è qui, il ristorante Natureaty: niente grassi animali, solo olio d’oliva, carni bianche, pesce e crostacei. Altra firma da non perdere è Stefano Fontanesi, lo chef senese del Dinarobin, appassionato degli aromi isolani, che reinterpreta nei piatti del ristorante Saveur des Îles. Un’avvertenza: nei ristoranti d’hotel i vini, eccellenti, sono sempre molto cari. Per chi vuol fare shopping di spezie, rum locale e tè alla vaniglia, ci sono i piccoli spacci e il mercato di Port-Louis, tappa immancabile, anche per curiosare sul banco di erbe essiccate del Tisanier de l’Île Meurice.

    Graziosi prodotti artigianali affollano i banchi del mercato, ma gli oggetti più belli, in legno, cocco e osso, pareo e vetri soffiati, si trovano nei punti vendita Macumba, nelle località principali e nei mall commerciali, come il Caudan Waterfront, con boutique, ristoranti e caffè, recente installazione sul lungomare di Port-Louis. Tradizione dell’isola, che sta per diventare porto franco e ha già numerosi negozi duty-free, sono la lavorazione dell’oro e i modellini di navi e battelli di ogni genere (Jean-Michel Mamet, [email protected], ha un catalogo di oltre 100 modelli, comprese perfette riproduzioni di motoscafi Riva). E poi, bisogna partire alla scoperta dell’isola mosaico, vasta, rotonda e fiorita di mille colori, adorna di piante straordinarie (il catalogo sono i giardini di Pamplemousses, dal Settecento il più famoso parco botanico dell’Oceano Indiano), terra di animali misteriosi e immaginifici, a cominciare dal dodo, simbolo nazionale.
    Marina Poggi

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    Un trattamento nella spa Clarins del Dinarobin

    [Testi e foto tratti da Dove, il mensile di viaggi, cultura, stili di vita, e dal Corriere della Sera]


    Edited by andychow - 9/11/2005, 13:39
     
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  2. jimmyjjohn
     
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    Io sto cercando dei cactus (ovviamente free), ho guardato nei link con le piante ma non li trovo, avete mica un cactus?
    Hahahaha giuro, non è una battuta, è per un lavoro che devo fare, non ho un "cactus" come si dice e ogni modello che trovo mi verrebbe comodo.
    Meglio se ben dettagliato, ma in caso contrario va sempre bene.
    Devo metterlo in una sorta di deserto per delle prove per un'animaizone.

    Mobili Da Giardino
     
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1 replies since 9/11/2005, 13:23   1646 views
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