Accidenti e avvelenamenti

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  1. chioccoli
     
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    AVVELENAMENTI

    Si parla di avvelenamento quando nell'organismo penetra, per cause in genere accidentali, una sostanza tossica, cioè nociva.

    L'importanza di questo problema nel bambino è sottolineata da alcune cifre:

     è la seconda causa di incidente nei bambini tra 0 e 14 anni
     il Centro Antiveleni chiamate telefoniche tendenza costantemente in aumento
     circa il 3-5% dei ricoveri ospedalieri di bambini sono dovuti ad avvelenamento

    Più dell'80 per cento degli avvelenamenti avvengono in ambiente domestico.

    Perché? I bambini sono vivaci, curiosi di esplorare nonché di "assaggiare" tutto quello che incontrano nel loro cammino.

    D'altra parte nelle nostre case ci sono prodotti che ci aiutano a risparmiare tempo e fatica.

    Se a questi due fattori si uniscono la distrazione e la stanchezza a cui spesso andiamo soggetti ecco che si creano le condizioni più a rischio perché un bambino possa entrare in contatto con una sostanza pericolosa.


    Fattori di rischio

    Sono fattori di rischio (cioè è più facile che si verifichi l'avvelenamento in caso di):

     età tra 1 e 3 anni: è l'età in cui il bambino comincia a camminare ed esplora in modo autonomo l'ambiente circostante; è ancora presente la fase orale dello sviluppo psichico, per cui il bambino tende a mettere tutto in bocca; è forte la tendenza ad imitare l'adulto (ad esempio la madre che assume farmaci); non vi è ancora il senso del pericolo, di ciò che non si deve fare, di ciò che è giusto o sbagliato
     adolescenza: questa età è a rischio soprattutto di un abuso di farmaci
     sesso maschile: il maschio è in genere più impulsivo e "rischia" di più
     ore del giorno tra le 10 e le 11 e tra le 19 e le 21: la sorveglianza degli adulti è meno attenta per
     stanchezza o perchè sono impegnati a fare altro
     giorni feriali: nei giorni festivi, probabilmente, la sorveglianza è più assidua perchè tutti e due i genitori sono presenti
     ambiente domestico: il 90% degli avvelenamenti avviene tra le mura di casa


    Cause di avvelenamento

    Di solito l'avvelenamento avviene per ingestione; è però possibile anche che il veleno venga inalato (ad esempio nell'avvelenamento da monossido di carbonio).

    In metà dei casi si tratta di farmaci, nel 20% dei casi di prodotti della casa; nel restante 30% sono in causa prodotti chimici, solventi, alcool, monossido di carbonio, piante velenose (funghi in particolare, ma anche bacche e foglie velenose), insetticidi, topicidi, fitofarmaci e colle.

    Particolarmente pericolosi, oltre ad alcuni farmaci, gli agenti corrosivi (detersivo per lavastoviglie, disgorganti per scarichi, soda caustica, acido muriatico, anticalcare, ammoniaca, pulitori per forni e fornelli) e i solventi (trielina, ecc).

    Un cenno particolare meritano gli avvelenamenti da funghi e da monossido di carbonio. Ambedue raramente vengono sospettati, ed ambedue colpiscono in modo più grave e precoce il bambino.

    Diverse specie di funghi possono dare disturbi, pochissimi sono mortali anche a piccole dosi (Amanita phalloides, verna e muscaria).

    Non sempre queste specie sono ben distinguibili da quelle commestibili, per cui Il fatto che un bambino presenti dei disturbi apparentemente inspiegabili entro 24-36 ore dall' assunzione di funghi è sempre da considerare sospetta, anche se si è certi che i funghi fossero mangerecci.

    Il monossido di carbonio è un gas molto pericoloso perchè, una volta entrato nel sangue attraverso il respiro, si "attacca" avidamente all'emoglobina, impedendole di svolgere la normale funzione di trasporto dell'ossigeno: ciò causa un'asfissia progressiva che può essere mortale.
    Causa dell'avvelenamento sono le fiamme libere in ambienti chiusi (camini, stufette, scaldabagni e caldaie a gas), con difettosi sistemi di tiraggio e inadeguata aerazione dei locali. Il gas non ha odore: ciò rende ancora più difficile per le vittime accorgersi di ciò che sta accadendo e anche, per i medici, sospettare questo tipo di avvelenamento.


    I prodotti pericolosi

    Le principali sostanze tossiche che sono causa di avvelenamenti sono:
    • i farmaci, in particolare gli psicofarmaci, i farmaci cardiovascolari e gli antipertensivi, dove anche una sola compressa per adulti può portare il bimbo in ospedale
    • i prodotti per la pulizia della casa: dai detersivi, sia liquidi che in polvere (se ingeriti possono provocare modesti dolori addominali e vomito con il rischio di inalazione di schiuma), ai prodotti contenenti sostanze caustiche, presenti nei detersivi per lavastoviglie, negli igienizzanti per il water, negli scioglicalcare e nelle candeggine (provocano irritazioni o ustioni cutanee di vario grado e se ingeriti ustioni dell'esofago e dello stomaco)
    • i prodotti per la cura della persona, come i saponi, il bagno schiuma, lo shampoo, poco tossici se assunti in piccole quantità, ma che se ingeriti possono provocare dolori addominali e vomito; più rischiosi i prodotti come le tinture per capelli, i depilatori e l'acetone per le unghie
    • gli smacchiatori e i solventi, che possono provocare, se ingeriti, disturbi gastroenterici e sonnolenza
    • gli insetticidi e i prodotti per l'orto e per il giardino
    • i combustibili, per esempio le tavolette solide per accendere il barbecue
    • i prodotti per uso industriale o agricolo

    Prevenzione

    Per prevenire un avvelenamento sarà bene:
    • tenere medicine, vitamine, smacchiatori, detersivi, varechina ed altri caustici, vernici, benzine e sostanze chimiche per uso agricolo (fertilizzanti, antiparassitari, diserbanti) lontano dalla portata dei bambini e riporli sotto chiave subito dopo l'uso
    • evitare in modo assoluto di trasferire sostanze tossiche dalla loro confezione originale a bottiglie, barattoli o ad altri contenitori per uso alimentare: è frequente che il bambino possa ingenuamente ingerire tali sostanze tossiche mentre cerca qualcosa da bere o da mangiare
    • non lasciare in giro per casa le confezioni originali delle sostanze tossiche: spesso sono belle, colorate, facili da aprire ed attirano i bambini ad "assaggiarne" il contenuto
    • tenere le medicine nelle loro confezioni di sicurezza e non lasciare in giro gocce o compresse
    • accertarsi che le piante di casa non abbiano bacche, foglie o fiori velenosi
    • aggiornare e tenere a disposizione il numero telefonico del Centro Antiveleni di riferimento, che dovrà essere subito interpellato nel caso di ingestione di tossici

    Primo soccorso

    La sostanza tossica può entrare in contatto con la pelle, con gli occhi, essere respirata o essere ingerita: nel bambino l'ingestione è l'evenienza più frequente.

    Se la sostanza entra in contatto con la pelle lavare accuratamente con acqua e sapone la parte interessata e poi chiamare il centro antiveleni.

    Se il contatto è con gli occhi questi devono essere lavati sotto acqua corrente per 10-15 minuti e successivamente consultare un medico o un oculista.

    Se la sostanza è stata ingerita: allontanare eventuali residui della sostanza tossica dalla bocca del bambino; se il bambino presenta stato di coscienza alterato (tende ad addormentarsi), porlo sul fianco destro, affinché eventuale vomito non venga inalato nelle vie respiratorie; identificare la sostanza tossica servendosi del contenitore.

    Se si tratta di un farmaco, cercare di stabilire la quantità assunta dal bambino; nel caso di compresse contate quante compresse mancano dalla confezione e, se il bambino ha vomitato, contare quante compresse sono state eliminate con il vomito. Telefonare poi al Centro Antiveleni tenendo a disposizione il contenitore del tossico per ottenere le prime istruzioni. Portate quindi il bambino al Pronto Soccorso.
    ACCIDENTI

    La patologia accidentale nel suo insieme (incidenti domestici, stradali, avvelenamenti, cadute, ustioni, ecc…) costituisce uno dei principali problemi di salute pubblica ed un pesante tributo è pagato soprattutto dai bambini.

    Essa rappresenta, infatti, nei paesi industrializzati, la principale causa di morte, nella fascia di età 1-14 anni.

    In Europa:
     20.000 decessi/anno
     30.000 casi di invalidità/anno
     20.000 casi di ricoveri pediatrici/anno

    In Italia: 1 bimbo su 10, ogni anno, subisce un incidente che richiede l’accesso al Pronto Soccorso con successivo ricovero nel 10% dei casi.

    Al primo posto si rilevano: traumi per incidenti domestici (gli ambienti più a rischio risutano essere la cucina, il bagno e le scale), seguiti da traumi per incidenti stradali e, nettamente inferiori, da traumi per incidenti sportivi.

    I tipi di incidente, nelle varie fasce d’età, si possono così suddividere:

    1° aa
     cadute
     inalazione di corpi estranei
     avvelenamento
     ustioni
     annegamento

    2 – 4 aa
     cadute
     annegamento
     incidenti domestici
     avvelenamenti
     ustioni

    5 – 14 aa
     incidenti domestici
     incidenti in bicicletta
     annegamenti
     ustioni
     cadute

    La prevenzione ha un ruolo importante nel contenimento e nella riduzione del numero di questi eventi: ovviamente, trattandosi di bambini, la figura dei genitori e degli adulti in genere, assume una rilevanza primaria: l’invito è quello di diventare “genitori competenti” e, in senso più ampio, “cittadini competenti”, avendo ben presente che “prevenzione è anche stile di vita”.


     
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