E' l'ora della Medicina...

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  1. chioccoli
     
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    Se il piccolo ha bisogno di prendere un farmaco ecco le mosse giuste per affrontare la situazione
    La magica bambinaia di Walt Disney canta “Basta un poco di zucchero e la pillola va giù” e tutto sembra facile, ma a casa far prendere una medicina a nostro figlio sembra una missione impossibile!
    I dubbi e le paure delle mamme su come affrontare la somministrazione sono molti, ma cerchiamo di vedere insieme come si possono dare le medicine a un bambino.

    Innanzi tutto è importante seguire scrupolosamente le indicazioni del pediatra e mai fare di testa propria. Anche se il bambino sta meglio, la cura non va interrotta prima per evitare il rischio di ricadute, così come non va prolungata se, al contrario, non è ancora guarito: bisogna invece consultare il medico ed eventualmente cambiare medicinale.
    In commercio esistono tantissimi prodotti, in modo da consentire la scelta di farmaci e formulazioni più adatti a ogni bambino: nella scelta del farmaco il pediatra tiene in considerazione l’età del bambino, le sue condizioni di salute e la malattia da curare.

    Per bocca
    Dare una medicina per bocca è la modalità più usata a tutte le età. In commercio esistono dei preparati dal gusto molto gradevole e di colore invitante, che possono aiutare molto “nell’impresa”.
    Per quanto riguarda lo sciroppo si può offrire al piccolo attraverso appositi cucchiaini, siringhe senz’ago o succhietti speciali. Si deve prendere in braccio il bimbo e avvicinare il cucchiaino o la siringa all’angolo della bocca e poi fare scivolare il medicinale giù, tra la lingua e la guancia.
    Se il bimbo sputa subito la medicina è necessario ridargliela.
    Nel caso di capsule si può aprirla mentre nel caso di una compressa, polverizzarla e disporre la polverina o sulla pappa oppure versare il preparato in un liquido. Attenzione solo a non esagerare con le dosi: dovete essere certi che il bimbo mangi o beva tutto.

    Nel naso
    Nel caso di infezioni delle vie respiratorie, per un’azione mirata e diretta, si utilizzano preparati spray o nebulizzazioni per aerosol. Per quanto riguarda lo spray bisogna far sdraiare il piccolo e, tenendogli ferma la testa, inserire il beccuccio nel nasino, erogando il prodotto prima in una radice e poi nell’altra. I bambini vengono molto infastiditi da questo trattamento e strillano opponendo resistenza: per questo bisogna essere veloci e decisi, e se si può, farsi aiutare da qualcuno per tenere ben fermo il bambino e tranquillizzarlo.
    L’aerosol è utilissimo, ma purtroppo necessita della collaborazione da parte del bambino, che può spaventarsi alla vista della nube di vapore o non volere utilizzare la mascherina. Per facilitare le cose bisogna utilizzare un buon aerosol che in pochi minuti esaurisce il prodotto dell’ampolla e magari proporlo al piccolo come un gioco, coinvolgendo anche bambole e peluche all’evento. Alcuni pediatri consigliano di farlo anche mentre il piccolo dorme, ma la sua azione è meno efficace, perché l’aerosol ha bisogno di respiri profondi per essere assorbito, mentre quando si dorme la respirazione è leggera.

    Nelle orecchie
    In caso di otiti bisogna ricorrere alla cura in gocce. Far sdraiare il piccolo, girarlo su un fianco e tenendogli la testa ferma e leggermente flessa indietro, mettere le gocce nell’orecchio. Se ci si riesce, sarebbe bene tenere fermo il bebè in questa posizione per circa un minuto, per evitare che il farmaco fuoriesca. Poi girare il bambino sull’altro fianco e procedere nello stesso modo.
    Per evitare che sia troppo fastidioso per il piccolo è necessario prima intiepidire il flacone semplicemente tenendolo tra i palmi delle mani per qualche minuto.

    Negli occhi
    Prima di mettere le gocce negli occhi del bebè puliteli con una compressa sterile imbevuta con qualche goccia di soluzione fisiologica. Poi tenendo aperto con indice e medio l’occhio del bebè, avvicinare il flaconcino all’angolo interno dell’occhio, lasciando cadere la goccia.

    Nel sederino
    L’uso di supposte o di microclismi è consigliabile nei bambini sotto i due anni, perché non richiede particolare collaborazione da parte del piccolo e inoltre il medicinale fa effetto rapidamente. Adagiate il bambino sul fasciatoio e inserite il preparato a fondo nell’apertura anale; quindi comprimete i glutei del piccolo per qualche secondo, in modo da accertarvi che il farmaco non venga espulso.


    da GuidaGenitori

    :P
     
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  2. fabyana 77
     
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    ....quello ke odio d + e mettere le goccine nel naso....nn capisco mai se c sn riuscita o meno......

    il ricordo + brutto è d qnd dovevo dare a matteo il ranidil a 2settimane d vita...povero cucciolo...lì avevo bisogno d rinforzi, anke xkè cominciava a mancarmi il coraggio...poi c siamo abituati tutti
     
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  3. chioccoli
     
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    Povero cucciolotto... ma vedo che è cresciuto bello e pacioccoso lo stesso!!! :-P
     
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  4. ciccia73
     
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    Pensa che io nn riesco mai e da quando è nato con la siringa gli do lo sciroppo nn c'è nessun verso di prendere niente se no....



    Lilypie 3° comp Ticker
     
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  5. chioccoli
     
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    Beh, la siringa senza ago è comunque un buon metodo...
     
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4 replies since 4/3/2008, 20:50   160 views
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