La bronchite...

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  1. chioccoli
     
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    LA BRONCHITE ACUTA

    È un'infezione causata da virus o da batteri, ma alcune condizioni di vita sfavorevoli, come la malnutrizione e l'affaticamento eccessivo, e alcuni fattori di tipo ambientale, come l'inquinamento atmosferico, il fumo di sigaretta o il freddo intenso, possono favorirne l'insorgenza: un bruciore al petto, localizzato dietro lo sterno, sintomo dovuto al fatto che in genere è interessata anche la trachea (tracheobronchite acuta), ne costituisce il preannuncio.

    Sintomi
    -Bruciore al petto
    -Febbre che non supera i 38,5 °C e la durata di 3-5 giorni
    -Tosse dapprima secca poi accompagnata da produzione di catarro

    Come curarla
    II sintomo più fastidioso e persistente della bronchite è sicuramente la tosse, che può durare fino a 2-3 settimane; per questo motivo di solito il malato cerca di calmarla usando gocce o sciroppi sedativi.

    Va però ricordato che il sintomo tosse ha una grande utilità; infatti, a causa dell'infiammazione, il muco viene prodotto in maggiore quantità e si accumula nell'albero bronchiale e la tosse ne facilita la risalita lungo le vie aeree e quindi l'espettorazione.

    Perciò non va calmata, soprattutto se il catarro è abbondante: se questo ristagnasse nei bronchi, la funzione respiratoria sarebbe alterata. Inutile invece rendere più fluido possibile il catarro perché si possa eliminare con maggiore facilità.

    II più delle volte la tosse si presenta in forma “secca" o non produttiva, priva di espettorato, stizzosa, accompagnata dalla sensazione che la gola si graffi a ogni colpo: è quindi necessario renderla "grassa", o produttiva, prima possibile sia per ridurre la sensazione di dolore, sia per eliminare il muco in eccesso.

    In questi casi si può chiedere al medico di prescrivere dei farmaci mucolitici per fluidificare il catarro. Questi si possono trovare commercializzati in varie presentazioni: sotto forma di granulati da sciogliere in acqua o di compresse che vengono prese per bocca sono più adatti per gli adulti; per i bambini sono più consigliabili altre forme, la cui somministrazione sia più semplice, come le supposte, gli sciroppi o le gocce da vaporizzare con un apparecchio per aerosol.

    La malattia si risolve per lo più in pochi giorni con il riposo in ambiente riscaldato, dato che l'esposizione al freddo potrebbe causare un'estensione dell'infezione ai polmoni (broncopolmonite): di solito non vanno assunti farmaci, a parte i fluidificanti; si può far ricorso anche a umidificatori o ai sulfumigi, respirare, cioè, direttamente il vapore facendo attenzione a non ustionarsi.

    Gli antibiotici, necessari solo nelle bronchiti batteriche, devono essere usati sempre sotto stretto controllo medico, mentre il fumo va assolutamente abolito per tutta la durata della malattia.

    Come prevenirla

    È opportuno innanzi tutto non sottovalutare il banale raffreddore o l'influenza, che spesso sono l'anticamera della bronchite acuta: essere prudenti e tempestivi nel trattamento può impedire l'estendersi dell'infiammazione ai bronchi.
    Nei casi in cui l'infezione si ripeta più volte nel corso di un anno, come può accadere ai bambini, il medico talvolta prescrive un vaccino anticatarrale allo scopo di rafforzare le difese immunitarie dell'organismo.



    LA BRONCHITE CRONICA
    Come si è già detto, si chiama così qualsiasi forma di infiammazione cronica dei bronchi: è una malattia molto diffusa che ha un notevole costo sociale, in quanto, insorgendo già intorno ai 40 anni e peggiorando col tempo, può portare individui ancora giovani a una notevole riduzione della capacità lavorativa.
    L'Organizzazione Mondiale della Sanità stabilisce che per bronchite cronica si intende la presenza di tosse e catarro per 3 mesi consecutivi in almeno 2 anni consecutivi. Si verifica prevalentemente nei Paesi industrializzati, con un'incidenza di circa 3000 casi su 100 000 abitanti, perché è causata dall'inquinamento atmosferico, ovviamente maggiore in queste aree.

    Sintomi
    - Tosse non abbondante, catarro biancastro
    - Difficoltà nella respirazione: all’inizio in situazione di sforzo, poi anche a riposo
    - Febbre alta

    Le cause
    Nella mucosa dei bronchi sono presenti cellule cigliate che servono ad allontanare dall'aria inspirata le particelle dannose: l'infiammazione le distrugge progressivamente e inoltre fa aumentare il volume e l'attività secernente delle ghiandole che producono il muco. II muco in eccesso ristagna nei bronchi provocandone il graduale restringimento (bronchite cronica restrittiva) e causando la distruzione delle pareti degli alveoli polmonari (contribuendo a sviluppare una malattia polmonare detta enfisema): a questo punto la funzione respiratoria, cioè l'ossigenazione del sangue e l'eliminazione dell'anidride carbonica, diventa più difficile e provoca insufficienza respiratoria. Nelle forme più gravi di bronchite cronica può inoltre essere coinvolto il cuore, per congestione del circolo polmonare e conseguente ostacolo all'immissione del sangue dal ventricolo destro (insufficienza cardiorespiratoria), con un ulteriore aggravamento del quadro clinico. Questa malattia, per la maggiore suscettibilità alle infezioni, predispone alle forme acute, che si manifestano con febbre e peggioramento delle funzioni respiratorie. È consigliabile, pertanto, che chi ne è affetto, nei periodi di epidemie, e quindi soprattutto durante l'inverno, si vaccini contro l'influenza in modo da evitare una o più ricadute.

    Come combatterla
    Chi è colpito dalla bronchite cronica deve cercare di diminuire al massimo l'esposizione a fattori irritanti: innanzi tutto smettendo di fumare e, secondariamente, adottando misure di protezione dagli inquinanti ambientali (mascherine nel traffico intenso, perfezionamento dei sistemi di aerazione negli ambienti di lavoro, ecc.). Inoltre, si può ricorrere a fluidificanti del catarro e a particolari esercizi (ginnastica respiratoria) per migliorare la ventilazione polmonare. Nei casi più gravi il medico prescrive la somministrazione di ossigeno (ossigenoterapia). Periodicamente è bene sottoporsi a esami specifici per verificare il grado di funzionalità respiratoria, come la spirometria, per misurare i volumi respiratori, l'emogasanalisi, per il dosaggio dell'ossigeno disciolto nel sangue, e ad altri esami come l'elettrocardiogramma, per il tempestivo riconoscimento di un eventuale coinvolgimento del cuore.

    Quando si è affetti da bronchite, per fluidificare il catarro è utile bere molti liquidi, anche 3-4 litri al giorno sotto forme diverse, come brodi e succhi di frutta, e umidificare l’ambiente in cui si soggiorna con vaporizzatori o semplicemente con pentolini d’acqua in ebollizione, alla quale possono essere aggiunte sostanze balsamiche, con l’ulteriore vantaggio di profumare l’aria e decongestionare la gola.

    S.O.S.
    - È opportuno chiamare il medico sempre
    - quando la bronchite colpisce bambini al di sotto dei 3 anni, anziani o persone che soffrono di altre malattie. Negli altri casi richiedetene senz’altro l’intervento;- se la tosse è molto intensa;
    - se compaiono catarro misto a sangue, affanno o dolore al petto;- se la febbre supera i 38,5°C.

    da sapere.it

    :P
     
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0 replies since 27/2/2008, 11:30   4804 views
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