Herpes Zoster

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  1. Loredana70
     
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    Mi sono beccata "il fuoco di Sant'Antonio" sicuramente grazie alle mie difese non proprio ottimali. IL mio medico mi ha detto di fare molta attenzione con Angelica, di lavarmi spessissimo le mani per evitare qualsiasi contagio. Corro davvero questo rischio?
     
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  2. chioccoli
     
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    CITAZIONE (Loredana70 @ 22/2/2008, 10:14)
    Mi sono beccata "il fuoco di Sant'Antonio" sicuramente grazie alle mie difese non proprio ottimali. IL mio medico mi ha detto di fare molta attenzione con Angelica, di lavarmi spessissimo le mani per evitare qualsiasi contagio. Corro davvero questo rischio?

    Il cosiddetto "fuoco di Sant'Antonio" (o "Zoster", in termini più tecnici) altro non è che una manifestazione a distanza della varicella; ed infatti, il virus in causa è il medesimo: il virus VZ (Varicella-Zoster), della famiglia degli Herpes.

    Dopo una varicella può succedere che il virus non venga del tutto eliminato dall'organismo e che, invece, rimanga nascosto all'interno dei nervi di una qualunque zona del corpo; protetto dalle guaine che rivestono i nervi, al cui interno gli anticorpi non possono entrare, il virus rimane confinato per anni in forma cosiddetta "latente", cioè in uno stato vitale ma senza riprodursi.

    Non abbiamo alcun esame che ci permetta di dire se il virus è presente in questo stato.

    A distanza di tempo, anche di decine di anni, il virus può uscire dalla sua prigione e iniziare a moltiplicarsi.

    Ciò accade per cause non chiare, ma certamente legate ad uno stato più o meno grave di deficit delle difese immunitarie: terapie per malattie tumorali, malattie che causano immunodepressione, uno stato di stress prolungato o di debilitazione, l'età anziana.

    In tutte queste situazioni, le difese vengono meno e il virus può dare segni della sue esistenza; un po' come, nell'esperienza comune, succede con la "febbre" alle labbra, che è poi una malattia causata da un altro virus della stessa famiglia, l'herpes simplex.

    In altre parole, l'eruzione del fuoco di Sant'Antonio viene dall'interno e non richiede alcun contagio recente.

    La malattia vera e propria consiste in una eruzione di piccole vescicole, raggruppate "a grappolo" in una stessa zona corporea (detta "metamero"), che in pratica è data dal decorso del nervo in cui il virus era nascosto; la localizzazione più frequente è il torace, lungo il decorso delle coste, ma particolarmente fastidiosa e pericolosa è la localizzazione al volto.

    L'eruzione è accompagnata da un vivo dolore e bruciore ("fuoco", appunto) e dura diversi giorni, per poi evolvere in croste e quindi scomparire magari per sempre.

    Se il malato è però molto debilitato, l'eruzione può diffondersi a tutto il corpo e diventare, in pratica, una seconda varicella.

    Per quanto riguarda il contagio, il virus è contenuto nelle vescicole in fase umida (primi giorni di malattia) e quindi occorre venire a contatto con le lesioni.

    Diversamente, nella varicella il virus è eliminato acnhe con le goccioline di saliva e quindi ci si può contagiare semplicemente parlando.

    Se il contagio è avvenuto, il bambino può sviluppare una varicella; vista l'età, il tuo Pediatra valuterà se iniziare un trattamento con acyclovir all'inizio dei sintomi

    :P
     
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  3. Loredana70
     
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    grazie per l'informazione precisa e puntuale. Il primo segno l'ho visto l'altro ieri e ieri ho consultato il medico che mi ha fatto iniziare la terapia con acyclovir. Spero di stroncarla quanto prima e di non contagiare Angelica. In caso contrario consultero' subito la pediatra.
    P.s. Io sono in terapia cortisonica e immunosoppressiva, forse è per questo che mi è comparso. :wacko:
     
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  4. rosaria133
     
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    e perchè viene chiamato fuoco di Sant'Antonio?????
     
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  5. chioccoli
     
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    E' conosciuto anche con altri termini?
    Si è conosciuto anche con il nome di ergotismo o varicella o sempre Zoster.
    Il virus responsabile è detto anche virus Varicella-Zoster perché quando lo si incontra la prima volta dà la Varicella, mentre dopo (in genere, in condizioni di abbassamento delle difese) darà l'Herpes Zoster o "Fuoco di S. Antonio".
    La varicella decorre con febbre, vescicole cutanee dapprima ripiene di liquido chiaro e poi torbido.
    Le vescicole compaiono prima al tronco, poi al volto e agli arti. Dura 7-14 giorni. Va ricordato che si guarisce dalla malattia ma il virus o causa rimane annidato nel corpo della persona per tutta la vita, aspettando il "suo giusto momento" per esplodere come un vulcano...

    Perché in Occidente si chiama Fuoco di S. Antonio?
    Molte sono le leggende sul perché. Quella che conosco fin dalla mia infanzia è che nel momento culminante della sua conversione, il ricco Antonio pregò Dio di dargli tutto il "Fuoco..." che era nei malati intorno a lui. Antonio, dopo essere entrato in una profonda comunione con Dio, ha ricevuto la "Preghiera (da me oggi custodita...) che sconfigge il sacro Fuoco...
    Un'altra bella storia che si avvicina alla nascita del Fuoco de Fuji è quella che troverai nel capitolo delle favole: "La nascita del Fuoco di S. Antonio"...

    Ti prego di dimmi qualcosa in più di S. Antonio?
    Ok! Sappi che il culto di Antonio varcò ben presto i confini dell’Egitto e si diffuse nell’Oriente e nell’Occidente. S. Eutimio, abate in Palestina, ne fece celebrare la festa il 17 gennaio, presto imitato da Costantinopoli e dal mondo Occidentale. Il popolo faceva ricorso a lui contro la peste, contro i morbi contagiosi e contro il cosiddetto “ Fuoco di S. Antonio “.
    Il fuoco che appare nelle immagini del Santo può essere ricollegato all’azione di S. Antonio contro il fuoco infernale oppure alla sua protezione sui malati di ergotismo o “Fuoco di S. Antonio“. Più tardi il Santo venne invocato come protettore degli incendi...

    Mikado, puoi dirmi qualcosa in più anche sull’ergotismo?
    Pronto!
    S. Antonio godeva la fama di guaritore dall’ergotismo, conosciuta come la malattia chiamata ignis sacer o detto anche “Fuoco di S. Antonio“.
    E' bene prendere coscienza che nel Medioevo era una delle malattie più temute e mieteva numerose vittime, a causa di una intossicazione di origine alimentare provocata dall’ingestione di farine cereali contenenti gli sclerosi della segale cornuta. La malattia cominciava con un senso di intenso bruciore e provocava nel malato il disseccamento dei tessuti e la cancrena, portando alla perdita degli arti, che talvolta venivano amputati per impedire il diffondersi dell’infezione. Scomparso l’ergotismo, il “Fuoco di S. Antonio “ indicò l’herpes zoster, un’affezione che "colpisce le cellule nervose e si manifesta con fenomeni epidermici localizzati lungo il decorso dei nervi."...

    Mikado, qual'è la tua verità?
    La mia Verità è che il "Fuoco di S. Antonio o del Sacro Fuji" avviene per la distruzione della barriera che divide il corpo Emozionale e Mentale, che sono quelli che proteggono con un aurea luminosa il corpo fisico. Questo è ciò che rappresenta a secondo le proprie culture o religioni "l'Inferno interiore"..

    :D

    Sarà cosi?
    Chissà...

    da http://www.montefuji.it/s%20o%20s%20per%20...sa%20masako.htm
     
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4 replies since 22/2/2008, 10:14   8492 views
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