Ernie... inguinali e ombelicali...

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  1. chioccoli
     
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    L'ernia è la protrusione del contenuto di un compartimento corporeo attraverso la parete che di norma lo racchiude ovvero, in altre parole, la fuoriuscita di visceri attraverso una apertura normalmente chiusa (canale inguinale, ad esempio) o una lacerazione.

    Le ernie inguinali sono presenti nell'1 - 3% dei bambini.

    Il sintomo che si evidenzia è di solito un rigonfiamento all'inguine per un tratto variabile in discesa verso lo scroto o le grandi labbra.

    La protuberanza può essere continuamente presente o comparire solo con l'aumento della pressione endoaddominale, per esempio dopo pianto o "spinta" per la defecazione o tosse.

    L'ernia di solito scompare quando il lattante si rilassa con il biberon o, nel bambino più grande, quando è in posizione sdraiata.

    La diagnosi nella prima infanzia si può fare anche in base alla sola anamnesi, anche se mancano segni obiettivi.

    Qualora i genitori apprezzino il rigonfiamento sopradescritto è necessario sottoporre il bambino ad una visita chirurgica: il chirurgo valuterà la riducibilità dell'ernia (cioè la possibilità di ricondurre spontaneamente il materiale fuoriuscito entro la porta erniaria) e deciderà di intervenire o meno, valutando la possibilità di un testicolo retrattile o altra anomalia.

    Le ernie inguinali non complicate nel bambino difficilmente provocano dolore, il dolore inguinale è più spesso segno di una patologia dell'anca.

    Se la tumefazione persiste e non si riduce con il cambio di posizione, il piccolo paziente deve essere portato immediatamente ad una visita chirurgica d'urgenza per la possibilità di strozzatura dell'ernia.

    Questa è la complicazione più temibile: l'intestino si incastra nella porta erniaria e non riceve più sangue, con conseguente necrosi (morte tissutale).

    Il trattamento è l'erniorrafia (letteralmente "cucitura dell'ernia"), cioè un vero e proprio "rammendo" della parete.

    I rischi che l'ernia si manifesti da entrambi i lati sono aumentati se: l'età è inferiore ad un anno, c'è una storia di idrocele bilaterale, c'è un funicolo spermatico ispessito o nel sesso femminile sotto i 5 anni di età.

    I cinti erniari sono controindicati e si ritiene che potenzino il rischio di strozzatura. La prognosi successiva all'intervento è eccellente, le recidive sono inferiori all'1%.



    L'ernia ombelicale del bambino rappresenta una delle forme più comuni di ernia nell'infanzia.

    Si manifesta come una tumefazione molle-elastica situata in corrispondenza della cicatrice ombelicale ed è abitualmente già palese alla nascita sebbene tenda ad essere più evidente nelle settimane successive quando, in relazione al pianto del bambino, la tumefazione diviene più appariscente.

    La sua presenza è da mettere in relazione ad una incompleta chiusura dell'anello ombelicale, 'punto di passaggio' delle strutture vascolari che hanno il compito di fornire il nutrimento al feto durante la vita intrauterina (arteria e vene ombelicali).

    E' più frequente nel prematuro.

    La presenza di ernia ombelicale è spesso causa di ansia nei genitori che ritengono la condizione pericolosa per la vita del bambino e mettono in atto tutta una serie di 'rimedi' che hanno come unico effetto quello di ledere in qualche modo il lattante.

    Mi riferisco alla moneta da 100 lire applicata sulla tumefazione ombelicale, alle 'fasce ombelicali', ai cerotti, etc. tutti presidi inutili e potenzialmente dannosi (soprattutto il cerotto in quanto la pelle del neonato è estremamente delicata e viene lacerata dal contatto con il cerotto).

    In realtà non è necessaria alcuna terapia stante l'innocuità della condizione e la sua frequente scomparsa spontanea che avviene, in genere, nei primi dodici mesi di vita.

    I genitori devono pertanto essere rassicurati riguardo la benignità della condizione e della mancanza di qualsiasi rischio relativo la possibilità di complicanze quali l'incarceramento.

    Esistono bambini in cui la cicatrice ombelicale non va incontro a chiusura completa in maniera spontanea, rappresentano la minoranza ed in questi casi la correzione chirurgica può essere effettuata intorno ai tre anni di vita mediante una plastica dell'anello ombelicale.

    La vasta maggioranza delle ernie ombelicali che non vanno incontro a risoluzione spontanea riguardano difetti della parete addominale che coinvolgono la porzione superiore della regione ombelicale e non la cicatrice ombelicale stessa (cosiddetta ernia sopra-ombelicale). L'intervento può essere effettuato in regime di Day Hospital e non lascia cicatrici visibili.


    da guidagenitori e miei appunti
    :P
     
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0 replies since 2/2/2008, 20:51   2358 views
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