Al sole...

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. chioccoli
     
    .

    User deleted


    I dermatologi ci ricordano i danni di una esposizione eccessiva: le regole per proteggere i più piccoli.
    Vacanze, tempo di mare e di sole. Ma questo sole fa bene o fa male? La polemica è sempre aperta, ma noi, intanto, cerchiamo di capire insieme come e quando far prendere il sole ai nostri bambini.
    Il sole è particolarmente indicato nella crescita dei più piccini che stanno formando la propria struttura scheletrica, perché attivando la vitamina D (detta anche antirachitica), il sole aiuta a fissare il calcio nelle ossa. Ma il sole fa bene se preso con la dovuta attenzione e su questo punto sono d’accordo tutti i medici. Recenti studi hanno dimostrato che è proprio l’infanzia il momento migliore per scongiurare i pericoli del tumore della pelle in età adulta: più scottature solari si subiscono da bambini, maggiore è il rischio di sviluppare melanomi in età adulta. Proteggere i bambini dalla sovraesposizione solare è la prima regola quindi per abbassare il rischio di ammalarsi in seguito. Quindi sì al sole, a patto però che il bambino sia sempre adeguatamente protetto. Vediamo come.

    L’esposizione
    In spiaggia sono sconsigliate le ore più calde della giornata (dalle 11.00 alle 16.30) per i bambini al di sotto dei sette anni. In queste ore si concentrano infatti il 75% delle radiazioni solari dell’intera giornata, una quantità decisamente pericolosa per la delicata pelle dei più piccoli, più sottile di quella degli adulti e che per questo viene penetrata più facilmente e in profondità dai raggi UVB (raggi diretti e intensi, causano eritemi e scottature) e UVA (meno “violenti” ma più penetranti sono responsabili del danno cumulativo da sole). Non esporre mai i bimbi sotto i sei mesi d’età al sole diretto: sistematelo all’ombra, dopo averlo coperto con un cappellino e con un indumento leggero, possibilmente in fibra naturale.

    Le protezioni
    Dai 18 mesi in poi occorre fare indossare ai bambini lenti protettive durante l’esposizione al sole: la forte luminosità può infatti provocare irritazioni e infiammazioni degli occhi.
    Inoltre è necessario proteggetegli mani, piedi e viso con un prodotto a schermo totale, ma senza abusare, per la possibilità di reazioni allergiche a un componente del prodotto usato. E’ importante ricordare che non basta l’ombrellone per salvaguardare il piccolo dai pericoli di un’eccessiva esposizione. Infatti la luce e i raggi ultravioletti colpiscono indirettamente la pelle, riflettendosi su diverse superfici: la sabbia riflette il 20% dei raggi, il cotone filtra il 60% degli UV, in città il cemento riflette ben il 45% dei raggi ultravioletti. Dunque, durante la bella stagione, ovunque ci si trovi a portare il bambino all’aria aperta, è consigliato applicargli sempre una protezione.
    Dare spesso da bere ai bambini, perché in estate il pericolo disidratazione è costante. Per una giusta riserva idrica i migliori alleati sono acqua, frutta, verdura, sorbetti e gelati..

    I solari
    Preziosi alleati per la difesa della delicata pelle dei piccoli sono i prodotti solari. In commercio ce ne sono davvero per tutti i gusti: in latte, in crema, in gel, in lozione spray. Sulla confezione del prodotto viene riportata la sigla SPF, che sta ad indicare il “Fattore di protezione solare”: maggiore è il numero di riferimento, più elevata è la protezione, che protegge ma non impedisce alla pelle di scurirsi. Per i bambini è meglio scegliere solari con fattore di protezione molto elevato (mai inferiore a SPF 15), efficaci nei confronti sia dei raggi UVA, sia delle radiazioni UVB, fotostabili (si adattano ai cambiamenti delle radiazioni solari nel corso delle ore), waterproof, cioè refrattari all’acqua, per assicurare la migliore protezione anche durante il bagno (i raggi ultravioletti penetrano fino a 10 metri di profondità), e non profumati, perché possono attirare gli insetti e causare irritazioni della pelle.

    L’applicazione
    E’ bene applicare al piccolo il cosmetico protettivo almeno mezzora prima che lo si esponga, per consentire al filtro di entrare in azione, e una volta in spiaggia ripetere l’applicazione ogni due ore circa o anche più spesso se il bambino fa il bagno o suda molto. L’uso del prodotto solare è sempre indispensabile, anche quando ci sembra che il sole “scotti” poco, o se il bimbo ha la pelle scura o è già abbronzato: la tintarella non protegge dai danni del sole!
    Per quanto riguarda la tipologia del prodotto solare, sono consigliati il latte, perché è facile da stendere, le formule in gel perché hanno un effetto refrigerante e si assorbono rapidamente, le creme perché proteggono con efficacia. Sono invece poco indicati per i bambini i solari sotto forma di olio, perché hanno per lo più protezioni basse e le emulsioni-spray, che donano sollievo alla pelle accaldata per la loro consistenza acquosa, ma evaporano rapidamente e non garantiscono la protezione migliore.

    Dopo il sole
    Alla fine di una giornata di sole, l’ideale è fare il bagnetto al piccolo per rimuovere perfettamente ogni traccia di sabbia, salsedine e prodotto solare. Al termine è bene applicare un doposole specifico su tutto il corpo per reidratare la pelle.


    da guidagenitori
     
    .
0 replies since 2/2/2008, 15:20   58 views
  Share  
.