cicatrice?????

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  1. SandiRM
     
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    Quando sono andata a riprendere Lisa al Nido ieri, me la sono vista arrivare con graffi sulla guancia... :(

    Mi hanno detto che ha "litigato"con un altra bambina per un giocattolo... (come si litiga ad un anno???") Lisa ha preso il giocattolo al altra bambina che l'ha graffiata (con unghie lunghissime secondo me!!!)

    ora cosa dovrei fare per far in modo che non rimane una marca?

    avete qualche consiglio?
     
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  2. chioccoli
     
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    Cose che capitano...

    L'importante è disinfettare subito la ferita senza coprirla, in modo che il contatto con l'aria la faccia rimarginare più velocemente.

    Vedrai che nn resterà traccia...

    ;-)


     
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  3. SandiRM
     
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    speriamo!
     
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  4. chioccoli
     
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    ma si... io da piccola mi sono sbucciata ovunque... bicicletta, pattini.... semplici cadute... insomma, sangue a fiumi... ma adesso sono 1 metro e 80 di salute...

    :P

    E solo con due cicatrici...

    Una al mento (caudta in bicicletta in picchiata... ero spericolata...) e una al sopracciglio sinistro minuscola copertissima... (un portone in faccia... ero distratta... guardavo dei gattini... e mio padre nn se n'era accorto... ;) )

    :P

     
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  5. SandiRM
     
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    wow, sei alta quasi come mia cognata! 1.85!

    Lo so, ma l'effetto di riprenderla dal nido cosi.. che li hanno fatto male e io non c'ero mi fa male.. povera cucciola mia... soffro tanto per queste cose..
     
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  6. chioccoli
     
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    Posso immaginarlo infatti...

    Povera cucciolina...

    :(

    Una bella dose di coccole... e passa tutto!!!

    :P
     
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  7. @theprincess
     
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    oh sandrine sai al nido succedono queste cose.... non è sempre colpa di qualcuno in particolare... sono bambini....

    però immagino te e come ti possa essere sentita nell'andare a prendere la tua piccola e trovarla cosi'.. quante volte avrai immaginato come possa essere successo, se avrà pianto, se le maestre le saranno state vicine come lo saresti stata tu....
    è dura... sia che abbia una graffietto sia che si fosse sbucciata un ginocchino....
    tu puoi essere la sua medicina migliore, una volta cacciata via la paura (la tua), dai te stessa a Lisa, ancora di più. extra coccole... di modo che anche la piccola sappia che tanto la mamma la protegge, tanto lei è la sua sicurezza.
    vedrete che starete meglio alla fine!
     
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  8. TERRY84
     
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    sandrine ti capisco benissimo!
    non e' per il fatto dei graffi ma quello che ti fa male e' che tua figlia ha ""sofferto"" senza di te!
    questa e' una cosa per la quale io sto da schifo!
    quante volte mia figlia ha pianto e' stata male ha avuto paura o semplicemente ha fatto un gesto nuovo e io non ero li!!!!!!
    questa e' la sofferenza della mamma lavoratrice!!!
     
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  9. SandiRM
     
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    eh si, la sofferenza è tanta! il solo pensiero che non ci sono io quando ha bisogno di me... poi per me c'e in piu il fatto che non ho nessun parente su chi contare.. e poi la pressione del ufficio.. fra il fatto che ho chiesto il part time e il fatto che manco quando mia cucciola sta male non sono affidabile...
     
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  10. chioccoli
     
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    Il dubbio è sempre quello: è possibile garantire armonia e serenità nello sviluppo del proprio figlio pur passando buona parte della giornata fuori casa?

    Ed ecco che i sensi di colpa assalgono soprattutto le mamme lavoratrici che cercanoin tutti i modi di far pace con la paura quotidiana di essere genitori " mezzo servizio".


    Innanzitutto bisogna liberarsi dai sensi di colpa: siate tranquille e non pensate di averlo "abbandonato" solo perché la mattina quando vi vede andare via vostro figlio mette il broncio.

    E non commettete nemmeno l’errore di pensare che rimanere accanto a lui per tutta la giornata sia un modo per aiutarlo.

    Infatti è ormai accertato che i figli crescono altrettanto bene anche quando la mamma lavora fuori casa e se voi vivete bene questo ruolo, per il bambino il fatto può essere una risorsa.

    Imparate quindi ad accettare il distacco innanzitutto dentro di voi e, soprattutto se il bimbo è piccolo, provate a lasciarlo a nonni o baby sitter: in questo modo riuscirete a capire che non siete indispensabili e imparerete ad essere meno possessive ed ansiose.

    Molto importante è anche parlargli del vostro lavoro in maniera positiva, spiegando o meglio mostrando in che cosa consiste la vostra attività.

    Ma non usate frasi del tipo "i bambini vanno a scuola e i genitori al lavoro", cercate piuttosto di fargli capire che il lavoro vi piace, vi gratifica e che è bello avere dei progetti e riuscire a realizzarli.

    Coinvolgetelo per quanto possibile magari chiedendo il suo parere su qualcosa alla sua portata per farlo sentire importante, portatelo nel vostro ufficio, fategli vedere che sulla vostra scrivania tenete una sua fotografia o dove avete messo il disegno che vi ha regalato: questo servirà a confermargli il legame affettivo che c’è tra voi e lui.

    Non commettete poi l’errore di andare via senza salutarlo, magari sgattaiolando via con la speranza di non vederlo piangere, ma salutate vostro figlio con serenità ed in modo gioioso, spiegando che il vostro ritorno sarà immediato ed instaurate dei piccoli rituali: un fazzoletto, un piccolo disegno, qualcosa di vostro che lui si porterà con sé durante la vostra assenza.

    Rassicurate il vostro bimbo sul fatto che lui rimane sempre la cosa più importante rispetto a tutto il resto e che il lavoro non sostituirà il bene che provate nei vostri confronti.

    Sicuramente gestire lavoro, scuola, spesa, casa diventa molto faticoso per una mamma rendendola a volte meno tollerante nei confronti degli inevitabili capricci del figlio che, dopo una giornata lontana da lei, cerca di tiranneggiarla un po’.

    Il consiglio in questi casi è di evitare di mettersi subito a preparare la cena o riassettare le camere ma, non appena si arriva a casa, cercare di dedicarsi almeno mezz’ora totalmente a lui.

    Ritrovarsi insieme, raccontarsi com’è andata la giornata o semplicemente giocare insieme è infatti un ottimo modo per rassicurarlo e rafforzare il vostro legame.

    :P


     
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  11. ginny1976
     
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    Sandrine......ti capisco, anch'io sono come te.
    Però in casi come questi, secondo me, gli adulti dovrebbero rimanere osservatori da lontano, controllare che non succeda nulla di realmente pericoloso.
    Tua figlia sta crescensdo, si sta relazionando con gli altri, sta facendo le sue esperienze di vita e si sta formando il carattere.
    Non potrai essere sempre presente ad evitargli ogni dolore ed ogni frustazione.
    Vedrai che non rimarrà niente e anzi, la piccola Lisa la prossima volta sarà preparata e riuscirà a schivare le zampate malefiche....
    un bacio
     
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  12. marag
     
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    CITAZIONE (SandiRM @ 24/1/2008, 10:15)
    eh si, la sofferenza è tanta! il solo pensiero che non ci sono io quando ha bisogno di me... poi per me c'e in piu il fatto che non ho nessun parente su chi contare.. e poi la pressione del ufficio.. fra il fatto che ho chiesto il part time e il fatto che manco quando mia cucciola sta male non sono affidabile...

    Non tutti i mali vengono per nuocere: pensa a che grande passo avanti ha fatto! Ha avuto un momento di sofferenza e non ha avuto la mamma al suo fianco.... è fondamentale che ogni tanto che succeda per la formazione del suo carattere.
    E' brutto, lo so, vorremmo sempre essere lì, ma se ogni tanto "imparano" a cavarsela da sole, ne guadagnano in autostima ed autonomia.
     
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  13. SandiRM
     
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    gia.. ma non tutti dicono cosi..

    Va bene dai 2 o 3 anni in su ma cosi piccoli come Lisa, ho paura che la danneggia.. io ci penso spesso..

    A volte mi dico che non cresce nel ambiente nel quale dovrebbe.. io sono stata cosi fortunata con la mia mamma a casa...
     
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  14. chioccoli
     
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    Che cosa si può fare per migliorare una cicatrice?

    Esistono diversi approcci terapeutici nei confronti delle cicatrici; l'importante è non lasciar fare alla cicatrice ciò che vuole, ma cercare di contrastarla e modellarla con gli strumenti adatti. Questi strumenti sono sia medici (speciali massaggi, creme, cerotti, attrezzature elettroniche adatte, eventuali microinfilrazioni di farmaci) che chirurgiche (bisturi, ma molto più spesso e meglio il Laser).

    Bisogna però tenere ben presente che la "gomma per cancellare le cicatrici" non esiste ancora: esse possono essere migliorate riducendone la visibilità , spesso in modo importantissimo.

    Il Dottor Eugenio Gandolfi, specialista in Chirurgia Plastica con oltre 10 anni di esperienza ospedaliera nel trattamento di ogni tipologia di cicatrice, ha raccolto nell'ambito di un apposito ambulatorio (AMBULATORIO DELLA CICATRICE) tutte le figure professionali e le competenze indispensabili per migliorare le cicatrici: il chirurgo plastico, il dermatologo, il medico estetico e l'esperta in massaggi e tecniche estetiche applicate alla medicina. Un intenso lavoro di coordinamento delle diverse esperienze e la continua valutazione della qualità dei risultati ha permesso la nascita dei Protocolli SGmedicina di trattamento delle cicatrici inestetiche .

    In cosa consistono i Protocolli SGmedicina per il trattamento delle cicatrici?
    Ogni diversa cicatrice può essere trattata in modi diversi, ma la parola d'ordine per tutte è: PREVENZIONE.


    Cosa significa prevenzione?
    Significa produrre cicatrici solo dove esse sono davvero indispensabili e usare sempre grandissima attenzione e competenza. Se si può usare il Laser, perché continuare a tagliare con il bisturi? Se si può utilizzare una microincisione grazie all'uso dell'Endoscopia e della microliposcultura perché non farlo, continuando a praticare incisioni che lasceranno inevitabilmente lunghe cicatrici?

    La terapia medica
    Altrettanto importante è la terapia medica che deve essere iniziata appena vengono rimossi gli ultimi punti di sutura.

    Massaggi manuali e trattamenti con Endermologie (un'attrezzatura nata proprio per la cura delle cicatrici che si è dimostrata poi estremamente utile anche per altri inestetismi come la cellulite)
    Uso di Peeling fisici, utilizzo della microdermoabrasione con MegaPeel, (VD BOX: MEGAPEELLASER) che consente, con i cristalli di Corindone, un delicato processo di esfoliazione.
    Uso regolare di creme idonee a casa e applicazione notturna di cerotti specifici che aiutano a modulare la crescita della cicatrice.
    In alcuni rari casi, quando la cicatrice dimostra una capacità di crescita esuberante, è indispensabile ricorrere a microinfiltrazioni di prodotti farmacologici. Questi trattamenti, noti come microinfilrazioni, non si eseguono più con dolorosi aghi inseriti dentro la cicatrice stessa, ma in maniera indolore grazie a Dermoject una siringa senza ago, nata per le vaccinazioni dei bambini, che introduce il farmaco vaporizzandolo nel contesto della cicatrice.

    La terapia laser
    E' una tecnologia pressoché sconosciuta alla maggioranza dei chirurghi plastici, nata dalle esperienze che il Dottor Gandolfi ha maturato nella cura delle cicatrici in Ospedale e dall'abitudine all'impiego del Laser ad Anidride Carbonica e del Laser ad Erbium per il ringiovanimento, ottenuta nella pratica della chirurgia cosmetica.

    Queste due diverse fonti di luce usate sia separatamente che insieme determinano dopo il primo, e spesso unico, trattamento, la riduzione di visibilità dell¹inestetismo. Il trattamento dura pochi minuti. Per anestetico basta una crema applicata per qualche decina di minuti prima, o - solo nei casi di zone molto estese - microinfiltrazioni locali effettuate con Dermoject. Dopo è sufficiente un cerotto e per qualche giorno medicazioni con creme grasse. Da subito si potrà bagnare la zona trattata, fare attività sportive e ritornare a tutte le normali attività sociali. Unica conseguenza sempre presente è l'arrossamento che durerà da pochi giorni a diverse settimane, a seconda del tipo di cicatrice trattata, ma che si potrà nascondere con il normale fondotinta.

    L’ultimo ritrovato per la terapia delle cicatrici di ogni genere è rappresentato dal laser Fraxel. Questa nuovissima tecnica permette di migliorare in modo evidente anche le cicatrici più profonde senza risultare aggressivo come i laser tradizionali.

    Anche le cicatrici da acne possono essere migliorate ?
    Oltre ai rimedi elencati sopra, certamente molto utili per migliorare anche le cicatrici da acne, un metodo estremamente efficace è l'abbinamento del MegaPeel con il Softfacial, un Peeling Laser effettuato grazie ad un Laser non ablativo. Netti miglioramenti sono visibili già dopo poche applicazioni ambulatoriali da effettuare senza alcun tipo di anestesia e senza effetti collaterali. Si tratta di trattamenti detti della "pausa pranzo", perché subito dopo si potrà tornare alla vita quotidiana .

    Questa speciale parte del protocollo per le cicatrici ha trovato grande consenso perché permette di ottenere anche un miglioramento generale della pelle del viso, alla quale ridona la lucentezza, lo spessore e la luminosità della gioventù.


    da sg.medicina
     
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13 replies since 24/1/2008, 09:09   871 views
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