Affido e adozioni: i mancati obiettivi della L. 149/2001

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  1. @theprincess
     
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    In merito alla chiusura degli istituti entro il 31/12/2006 prevista dalla legge 149/2001, l'Associazione Mammeonline intende sottolineare che tale provvedimento non ha portato ad una maggiore tutela dei minori italiani fuori dalla famiglia.

    Infatti la legge 149 prevede che "il ricovero in istituto deve essere superato entro il 31 dicembre 2006 mediante affidamento ad una famiglia e, ove ciò non sia possibile, mediante inserimento in comunità di tipo familiare caratterizzate da organizzazione e da rapporti interpersonali analoghi a quelli di una famiglia." (art. 2).

    Tale dettato prevede implicitamente che vengano potenziati gli istituti dell'affidamento e dell'adozione, e che il ricovero in istituto avvenga soltanto nel caso vi sia l'impossibilità di affidare il minore ad una famiglia.
    La stessa legge, infatti, all'art.1, prevede altresì che "lo Stato, le regioni e gli enti locali" promuovano" iniziative di formazione dell'opinione pubblica sull'affidamento e l'adozione" e organizzino "corsi di preparazione ed aggiornamento professionale degli operatori sociali nonché incontri di formazione e preparazione per le famiglie e le persone che intendono avere in affidamento o in adozione minori".

    La prevista riconversione degli istituti in centri di assistenza più piccoli non ha peraltro diminuito il numero dei minori ricoverati, che sono aumentati da 28.000 (all'epoca della legge 149, nel 2001) agli attuali 34.000, mentre è mancata un'adeguata preparazione delle famiglia
    all'affidamento e all'adozione.

    La legge inoltre prevede che il procedimento di adottabilità si svolga "con l'assistenza legale del minore e dei genitori o degli altri parenti" (art. 8 ) e che venga istituita "una banca dati relativa ai minori dichiarati adottabili, nonché ai coniugi aspiranti all'adozione nazionale e internazionale, con indicazione di ogni informazione atta a garantire il miglior esito del procedimento" (art. 40).

    Tali indicazioni però non hanno ancora trovato compimento: la banca dati, a cinque anni dalla legge non è ancora operativa e la figura del difensore del minore non è ancora stata istituita.

    L'associazione Mammeonline auspica perciò che quanto previsto dalla
    legge 149/2001 trovi finalmente piena applicazione, e che vengano
    potenziati gli istituti dell'affidamento e dell'adozione.

    Ogni minore che si trovi in stato di abbandono temporaneo o permanente
    ha infatti bisogno di trovare una famiglia in grado di prendersi cura
    dei suoi bisogni; il ricovero in strutture socio-assistenziali non può
    infatti in alcun modo sostituire la presenza di una famiglia.

    Facciamo tutti uno sforzo per ricordare cosa era importante quando eravamo bambini, cosa ci rendeva allegri e spensierati, cosa ci incuriosiva, cosa ci spaventava e cosa ci faceva proprio paura, e cosa avremmo fatto se non avessimo avuto la nostra famiglia, con i suoi difetti ed i suoi pregi, una famiglia che si occupava di noi: ci amava, ci coccolava, ci faceva giocare, ci correggeva, ci faceva il bagnetto, ci accompagnava nelle nostre scoperte, attraverso nuove esperienze, che ci abbracciava dopo una giornata no, che ci spronava quando stavamo per mollare la squadra, che ci faceva il solletico dopo essere caduti, che ci rassicurava di fronte alle nostre paure, che si occupava di noi, dei nostri piccoli e grandi bisogni perché quando si è bambini bisogna essere accuditi e protetti, non solo per i bisogni fisici e primari ma,
    soprattutto, per le piccole cose e per i piccoli momenti che per un
    bambino sono la vita stessa.

    Diamo voce, e anche una mano, al bambino che è in tutti noi, lasciamo
    che ci guidi verso il vero diritto di ogni bimbo: quello di essere bambino e di poter vivere in una famiglia.
    _________________
     
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0 replies since 14/12/2007, 20:51   43 views
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