Le città italiane soffocano nello smog

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  1. andychow
     
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    Le città italiane soffocano nello smog
    Verona e Palermo al top per le polveri sottili


    Legambiente elabora i dati delle centraline di rilevamento
    In Europa il primato dell'inquinamento va a Londra e Parigi

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    -- Le città italiane soffocano. Per 206 giorni i limiti di legge alla presenza di sostanze inquinanti nell'aria sono stati sforati a Palermo, per 183 a Verona, per 162 a Torino, per 159 a Padova e per 156 a Venezia. E poi 152 giorni a Milano e 125 a Roma: è questo il quadro inquietante che Legambiente ha elaborato partendo dai dati rilevati dalla centraline per il monitoraggio dello smog, a cominciare dalle micidiali polveri sottoli, nelle maggiori citta' italiane.

    Il numero di sforamenti della soglia consentita dalla legge (che fissa, dal 2005, il valore limite medio giornaliero per le polveri sottili a 50 mg/mc, che può essere superato al massimo per 35 giorni all'anno), è impressionante.

    Sul banco degli imputati tornano dunque le automobili. Secondo il rapporto della Commissione Nazionale Inquinamento atmosferico del ministero dell'Ambiente, infatti, a Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Palermo il traffico contribuisce per ben il 70% delle emissioni di pm10. La seconda fonte è il riscaldamento, che varia da un contributo del 26% al Nord all'8% al Sud.

    Negli ultimi dieci anni, inoltre, le emissioni di anidride carbonica da trasporto stradale sono aumentate del 18%, contribuendo nel 2004 a più del 22% del totale nazionale di emissione del più abbondante gas serra.

    Magra consolazione è che all'estero stanno anche peggio. Solo Saragozza in Spagna, Tampere e Turku in Finlandia non hanno mai superato i limiti europei per nessuno dei tre inquinanti NO2 (biossido di azoto), O3 (ozono) e PM10 (polveri sottili). Le situazioni peggiori si registrano invece a Londra e Parigi, rispettivamente con presenze di polveri sottili pari a 110 mg/mc e 104 mg/mc.

    Contro questo quadro drammatico Legambiente ha deciso di rilanciare la sua campagna Mal'Aria per "ridurre il numero di veicoli in circolazione incrementando il trasporto pubblico" e "migliorare non solo l'aria ma anche la qualità della vita nei centri urbani e la salute dei cittadini". L'iniziativa dell'associazione ambientalista prevede iniziative in tutta Italia con blitz di protesta, biciclettate in mascherina anti-smog, cordoli umani sulle corsie preferenziali, monitoraggio delle infrazioni da traffico, lotta ai Suv, "sciopero del respiro" e mobilitazione dei pedoni.

    LA REPUBBLICA
     
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